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Sudafrica

Agosto 2019

Durata: 17 giorni, 16 notti

Un grande viaggio, pensato e organizzato nel tempo, un viaggio diverso, con un’immersione quasi totale nella natura, con persone a me care.

Il mal d’Africa esiste davvero! Una volta che hai avuto modo di visitare questi luoghi  non puoi che volerci tornare. Tanti chilometri, tanti paesaggi diversi, una moltitudine di animali nel loro habitat naturale, sveglie all’alba per i safari e lunghe chiacchierate intorno al fuoco alla sera.

Case bellissime ci hanno accolto nel nostro percorso itinerante, albe e tramonti mozzafiato, città moderne, storie accattivanti e persone che mi sono rimaste attaccate anche a distanza di anni.

Dalla Johannesburg di Mandela e dai racconti sulla sua vita e sugli orrori dell’Apartheid, alle distese di sabbia dove scorrazzano i pinguini, dalle scogliere aspre del Capo di Buona Speranza ai rigogliosi vigneti di Stellenbosch, un paesaggio che cambia repentinamente e che ti mette davanti alla grandezza della natura. 

L’Africa mi toccò l’animo già durante il volo: di lassù pareva un antico letto d’umanità. E a 4000 metri di altezza, seduto sulle nubi, mi pareva d’essere un seme portato dal vento.

Africa already touched my soul during the flight: from up there it looked like an ancient bed of humanity. And at an altitude of 4000 meters, sitting on the clouds, I seemed to be a seed carried by the wind.

(Saul Bellow)

Gallery

Food and drink

1. Potluck Boskombuis, Blyde River Canyon

Ristorante sul fiume, cibo tipico sudafricano, eccellente, ci si arriva solo sapendolo, ce lo aveva consigliato il nostro host del Nambu Camp, vale la ricerca.   Info

2. Harry’s Pankake, Graskop (Mpumalanga province)

Catena di ristoranti con pankake dolci e salati davvero molto buoni, assolutamente da provare. Info

3. Black Sheep Restaurant (Cape Town)

Un ristorante molto carino. Cucina raffinata e originale, con ottimi piatti. Bella atmosfera, personale gentile e accogliente, cortese e professionale. Decisamnete un ottimo ristorante.  Info

Kruger Park

Andiamo diretti al Kruger National Park, da Johannesburg sono circa 6 ore, e arriviamo al Nambu Camp, un piccolo camp (solo 15 posti) bellissimo in mezzo alla natura. Per tre giorni ci fermeremo qui tra safari (due al giorno, uno alla mattina presto e uno al pomeriggio) cibo locale eccellente e la compagnia di Ry, il proprietario, che ci accompagnerà personalmente nelle nostre escursioni.

Nei safari vediamo ogni tipo di animale, elefanti, coccodrilli, zebre, giraffe, leoni e leonesse, siamo totalmente elettrizzati, in particolare quando assistiamo al risveglio dei leoni che si apprestano a cacciare.

Un’emozione dvvero unica!

 

Blyde River e Bourk Potoles

Seconda tappa la riserva naturale del Blyde River Canyon, terzo canyon al mondo per grandezza, con un panorama mozzafiato.

Partiamo alla volta di Nelspruit e per strada ci fermiamo al Bourke’s Luck Potoles, famosa attrazione geologica formata dall’erosione dell’acqua, con passerelle e ponti per i visitatori.

Proseguiamo visitando il paesino di Pilgrim’s Rest, considerato un sito di valore storico in quanto fu un importante centro abitato durante la corsa all’oro nel Transvaal e rimasto esattamente come a fine ‘800, poi Sabie e le cascate.

S. Lucia

Terza tappa dopo un trasferimento lunghissimo in cui oltrepassiamo paesaggi diversi e incredibili, arriviamo a S. Lucia, nella Provincia del KwaZulu-Natal, e andiamo subito a vedere le dune sull’Oceano Indiano. L’impatto è straordinario!

Prenotiamo un safari che ci mostra luoghi totalmente diversi da quelli visti nel Kruger e, finalmente, vediamo anche i riconceronti.

Ci dirigiamo poi verso Durban dove dormiremo stanotte per poi prendere un volo per Cape Town.

Cape Town

La capitale del Sudafrica, merita davvero un po’ di giorni, da qui si può partire per molte escursioni nei bellissimi dintorni.

Visitiamo il Zeitz MOCAA, museo di arte contemporanea più grande di tutta l’Africa, e il Kirstensbosch giardino botanico, grandissimo ai piedi delle Table Mountain.

Una delle mete vicino alla città è la zona delle vigne di Stellenbosch, nel distretto di Cape Winelands, la principale zona vinicola del Sudafrica. L’escursione più bella, però, è quella che ci porta al Capo di Buona Speranza, salendo al faro si gode di una vista incredibile. Scendiamo poi fino a Boulders Beach, dove vivono centinaia di pinguini in un paesaggio tra sabbia, verde e mare.

Garden Route

È la strada panoramica più famosa del Sudafrica, con paesaggi mozzafiato, che si snoda tra l’Oceano Indiano e i Monti Outeniqua e Tsitsikamma.

Più di 700 chilometri lungo la costa meridionale del Sudafrica, toccando moltissimi punti di interesse.

Noi decidiamo di fermarci almeno una notte in diversi luoghi: prima tappa Hermanus, da cui partono escursioni per vedere le balene, purtroppo il tempo non ci aiuta e dobbiamo rinunciare, poi Cape Agulhas con il suo faro che guarda l’Oceano il punto più meridionale del continente africano, dove si incrociano Oceano Indiano e Oceano Atlantico, poi Knysna, cittadina costiera di vacanza.

Johannesburg

Con un volo da Port Elisabeth facciamo rotta verso gli ultimi giorni di vacanza. Johannesburg non è certo una città facile, se finora abbiamo viaggiato con auto a noleggio, qui decidiamo di prenotare un auto con conducente che ci condurrà nei luoghi di maggiore interesse.

Visitiamo la Liliesleaf Farm che fu il centro nevralgico del monvimento di liberazione dell’Apartheid, il quartiere di Soweto e la casa di Mandela, l’Apartheid Museum, dal forte impatto emozionale.

Girare liberamente in città è impossibile, come ci consigliano i nostri host, è bene non rimanere mai da soli, sempre meglio essere con qualcuno del luogo che conosce dove andare e che cosa poter fare. Tre giorni qui sono più che sufficienti, prima di rientrare in Italia.