Anselm Kiefer: Angeli caduti

Palazzo Strozzi Firenze

Dal 22 marzo al 21 luglio 2024 Palazzo Strozzi presenta una grande mostra ideata e realizzata insieme a uno dei più importanti artisti del XX e XXI secolo, Anselm Kiefer. Attraverso l’esposizione di un vasto numero di opere si entra in contatto diretto con il grande maestro tedesco, attraverso un percorso tra lavori storici e nuove produzioni, tra cui una nuova grande opera creata in dialogo con il cortile rinascimentale.

Curata direttamente da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Anselm Kiefer. Angeli caduti, la mostra è un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche e i diversi pensieri filosofici.

L’espressione “angeli caduti” intende delineare gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio.

Con l’uso audace di materiali e tecniche diverse l’arte di Anselm Kiefer propone un percorso di introspezione sull’essere umano, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro.

Mapplethorpe Von Gloeden. Beauty and Desire 

Museo del 900 Firenze

A quarant’anni di distanza dall’esposizione al Palazzo delle Cento Finestre a Firenze,  torna una mostra sull’opera del fotografo statunitense Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989) uno dei più grandi esponenti della fotografia del Novecento,  tramite un raffronto inedito con gli scatti di Wilhelm von Gloeden (Wismar, 1856 – Taormina, 1931) e alcune immagini dei Fratelli Alinari.

Grande appassionato e collezionista di fotografie, Mapplethorpe conosce l’opera del barone Wilhelm von Gloeden con la quale ha forse la possibilità di confrontarsi  agli inizi degli anni Ottanta, e sottolinea il suo legame con la classicità, nonché il suo approccio scultoreo al mezzo fotografico. Il profondo interesse per l’antico, la passione per i maestri che lo hanno preceduto e l’attenta comprensione della statuaria (in particolare dell’opera di Michelangelo) sono delle costanti nella ricerca dell’artista.

Un’attenta lettura che rivela il ricorrere di temi comuni; motivi che attraversano il tempo e giungono fino a noi, ponendosi come spunti di riflessione sull’attualità e su come arte, morale e spiritualità cambino e si evolvano nella loro reciproca relazione.

Inside Banksy

Labirinto della Masone

Parco culturale unico nel suo genere, nelle campagne vicine  a Fontanellato (Parma) e facilmente raggiungibile dall’Autostrada A1 e dalla via Emilia, è stato concepito dall’editore, bibliofilo, designer e collezionista Franco Maria Ricci, e inaugurato nel maggio 2015.

Luogo multiforme è un laboratorio editoriale, ma anche un museo che ospita centinaia di opere d’arte datate dal Rinascimento al Novecento con spazi per mostre temporanee oltre a proporre spazi per feste ed eventi.

Elemento di attrazione uno straordinario labirinto circondato da bambù, circa 300 mila piante alte tra i 30 centimetri e i 15 metri e appartenti a venti specie diverse che, come il suo ideatore ci racconta: “Ci saranno rovine e bambù all’ombra dei quali nasceranno un grande labirinto, una biblioteca e tante altre cose superflue”.

Tutte le info

Pirelli Hangar Bicocca

Tra le aree espositive d’arte contemporanea più grandi di Milano e d’Europa ogni anno propone importanti mostre ed eventi a Milano. Peculiarità del sito un’ampia offerta di mostre gratis sull’arte contemporanea internazionale, oltre ad approfondimenti e interviste.

Aperto dal 2004, questo luogo di sperimentazione e ricerca, propone mostre temporanee e una permanente su Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti.

La mostra temporanea in corso è “Reincarnations of Shadows” di Thao Nguyen Phan.

L’artista sviluppa un linguaggio visivo in cui la materia pittorica, fungendo da elemento concettuale, narrativo e connettivo, si combina con media e supporti differenti, da tessuti a libri stampati. Nelle sue installazioni video, la pittura si anima, creando un immaginario onirico in cui si fondono tradizioni popolari, narrazioni fiabesche, letteratura, filosofia e vita quotidiana. Phan ripercorre i turbolenti eventi storici del Vietnam, riflettendo sui cambiamenti ambientali e sociali, legati allo sfruttamento delle risorse naturali e alla distruzione e colonizzazione del paesaggio da parte dell’essere umano.